Nato a Mondovì Borgato il 29 gennaio 1917, seguì gli studi liceali nella città natale e successivamente si iscrisse all’Università di Torino, dove nel 1939 si laureò in Scienze matematiche. Nel 1943 conseguì un’altra laurea in Ingegneria civile presso il Politecnico dell’Università di Genova. Si dedicò, quindi, all’inse- gnamento presso 1’Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri «G. Baruffi» di Mondovì.
Sottotenente del 1° Reggimento Genio durante il periodo bellico, dopo la proclamazione dell’armistizio fu tra i primi e più attivi organizzatori del movi- mento di Resistenza nel Monregalese. Il 12 settembre entrò a far parte di un comitato interpartitico, costituito da esponenti dell’antifascismo locale per ini- ziativa dell’ex-deputato giolittiano avv. Egidio Fazio, che nell’agosto precedente era stato nominato Presidente dell’Amministrazione provinciale di Cuneo. Fu incaricato di tenere i contatti con i corpi sbandati dell’esercito e con le formazio- ni partigiane in fase di organizzazione, attività che si fece particolarmente intensa e impegnativa nel giugno 1944, allorché venne costituita la 3a Divisione Alpi. Il 10 agosto successivo partecipò in Valle Pesio all’incontro dei comandanti parti- giani della zona con il maggiore inglese Neville Darewsky (Temple), capo della missione alleata per il Piemonte. Il 28 ottobre successivo assunse la presidenza del cLN monregalese, costituito ufficialmente in Mondovì nello studio dell’avv. Eugenio Comino. Il compito principale di Fulcheri era di tenere contatti con il cLN regionale e con le formazioni partigiani operanti nella zona. Per altro, i suoi movimenti erano controllati dalla polizia fascista, che il 12 febbraio 1945 procedeva al suo arresto nei pressi dell’Istituto Tecnico dove insegnava. Dopo due mesi di detenzione, veniva rilasciato. Riprendeva, quindi, i contatti con i comandanti partigiani e con gli esponenti del cLN per predisporre le operazioni militari e civili in vista della resa finale dei nazifascisti. Il 29 aprile partecipava alla liberazione di Mondovì. Costituitasi la nuova Giunta Comunale, assumeva l’incarico di vice-sindaco.
Nel dopoguerra si dedicava all’esercizio della libera professione. Successi- vamente veniva assunto dalla FIAT, dove percorreva una brillante carriera sino a diventare uno dei sette direttori centrali dell’azienda e infine amministratore delegato della Impresit.
Contemporaneamente si impegnava nella vita politico-amministrativa loca- le, dedicando ad essa le sue migliori energie, sia come membro della Deputazione provinciale di Cuneo (1945-1951), che come Sindaco di Vicoforte (1956-1985). Per la particolare sensibilità verso i problemi della montagna, veniva pure eletto Presidente del Consiglio delle Valli Monregalesi (1965-1973) e successivamen- te Presidente della Comunità delle Valli Monregalesi (1974-1985), incarico che tornò a rivestire a partire dal 1995. Durante il quadriennio 1990-1994 è stato Assessore regionale alla Cultura e all’Istruzione e Vicepresidente della Giunta regionale.
Ha svolto un’intensa attività organizzativa in campo culturale. Già presi- dente del Centro Studi Piemontesi (1973-1990), era stato chiamato nel 1996 a ricoprire analogo incarico per l’Archivio Nazionale Cinematografico della Resi- stenza.
Aveva aderito alla Società per gli Studi Storici, Archeologici ed Artistici della provincia di Cuneo sin dalla sua ricostituzione nel secondo dopoguerra. Nominato presidente in un momento particolarmente travagliato e difficile per la società, ha saputo imprimere ad essa un forte impulso organizzativo, grazie alle spiccate capacità amministrative e alle doti di sagacia, equilibrio ed autorevolezza che hanno caratterizzato la sua personalità. è stato, inoltre, presidente del cAI di Mondovì dal 1988 e presidente dell’Associazione locale Volontari della Libertà sin dalla sua costituzione.
E’ deceduto a Vicoforte il 7 luglio 2009.